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Essere attivi in caso di BPCO!

Credits: Shutterstock

Nel’intervista, l’esperta in BPCO, Prof. Steurer-Stey, parla delle possibilità terapeutiche nella BPCO per ridurre i sintomi. Scopri inoltre cosa puoi fare per rallentare proattivamente la progressione della malattia!

Prof. Dr. med. Claudia Steurer-Stey 

Medico specialista di medicina interna e malattie polmonari, caporeparto «Chronic Care» all’università di Zurigo, mediX Gruppenpraxis Zürich

Quali sono le possibilità terapeutiche per le persone affette da BPCO?
Oggi abbiamo a disposizione misure scientificamente provate, efficaci o non efficaci dal punto di vista farmacologico che possono e devono essere applicate secondo le singole circostanze, poiché la BPCO non è sempre uguale. Possiamo così incidere positivamente e ridurre lo stress e le complicazioni, come le esacerbazioni della BPCO.

Che cosa si intende per esacerbazioni della BPCO?
Sono «attacchi polmonari», un peggioramento dei sintomi che rendono necessario un aumento della terapia. Spesso non riconosciute, oppure non affrontate nel modo giusto o troppo tardi, comportano consulti al pronto soccorso e ospedalizzazioni e un continuo peggioramento delle condizioni. La BPCO avanza con ogni esacerbazione, la funzionalità polmonare peggiora e spesso non torna più allo stato originale. Inoltre, con gli attacchi polmonari, aumenta il rischio di un ulteriore avanzamento in breve tempo. 

Il lato positivo è: possiamo prevenirle, avere un approccio proattivo e migliorare la gestione coinvolgendo le persone affette. 

Cosa possono fare i pazienti per rallentare il decorso progressivo?
Oltre alle possibilità farmacologiche, ci sono misure che si concentrano sul comportamento delle persone affette.
È importante acquisire un comportamento attendo alla salute. La priorità è smettere di fumare. Quanto prima viene affrontato e supportato, più sarà facile motivarsi. Oltre a smettere di fumare è importante un’attività fisica regolare. Ciò mi riporta all’importanza di una diagnosi precoce. Poiché: se le persone affette soffrono già di una BPCO in stato avanzato con difficoltà respiratoria o carenza di ossigeno, fanno meno attività fisica, comportando una perdita muscolare, l’immobilità e l’isolamento.
È un circolo vizioso!
Una diagnosi tempestiva tuttavia rende possibile di «vivere meglio con la BPCO» se si smette di fumare, con una farmacoterapia, attività fisica e programmi di riabilitazione e di coaching polmonare.

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